mercoledì 27 giugno 2012

Coordinamento Contro il Mega Macello a Telecolor (Puntata del 9 Giugno 2012)




Coordinamento Contro il Mega Macello

Registrazione della puntata della trasmissione "Cani, Gatti e Compagnia" in onda su Telecolor sabato 9 giugno 2012.

Due attivisti del Coordinamento Contro il Mega Macello illustrano nel dettaglio la campagna che si oppone alla costruzione di un impianto di macellazione di suini che porterebbe alla morte 12.000 vittime ogni giorno, in progetto presso il comune di Manerbio (Brescia), proposto dall'azienda Pini.
Il macello sarebbe il più grande d'Europa per quanto riguarda i suini e va incontro a forti opposizioni sia dal punto di vista etico, dal quale parte la campagna del Coordinamento Contro il Mega Macello, che territoriale e ambientale, con la nascita e l'attività di un comitato locale presso la cittadina di Manerbio.

Il Coordinamento Contro il Mega Macello conduce una campagna di carattere antispecista e vuole portare alla luce non solo quelle che sono le implicazioni etiche derivanti dal progetto dell'impianto di Manerbio, ma di tutto il sistema di sfruttamento animale che dagli allevamenti costringe le sue vittime ad un'esistenza di sofferenza, prigionia e dolore, fino al momento in cui la vita viene loro strappata tra il sangue e le grida dei macelli.

Durante la puntata vengono anche mostrate immagini tratte da un'investigazione pubblicata dal Coordinamento, con immagini riprese all'interno di alcuni allevamenti di maiali della bassa bresciana all'inizio del 2012 (visualizzabile a questo link: http://www.youtube.com/watch?v=vTk4I38CLj0 ), oltre ad altre immagini derivanti da altre investigazioni.

Attraverso la critica al progetto del Mega Macello di Manerbio questa campagna vuole veicolare il messaggio dell'antispecismo e della scelta vegan nella quotidianità, in modo che dall'opposizione al progetto dell'ecomostro di Manerbio, che divorerebbe 12.000 vite ogni giorno, nasca il cambiamento culturale che consenta la fine della prevaricazione dell'animale umano sulle altre specie.
Vivere senza sfruttare né uccidere è possibile: scegli vegan.

Vi invitiamo a seguire la campagna Contro il Mega Macello su http://www.controilmegamacello.blogspot.com e http://www.facebook.com/controilmegamacello , dove è possibile rimanere aggiornati e reperire informazioni in merito.

Per la liberazione animale,
Coordinamento Contro il Mega Macello

(Si ringrazia UNACremona per aver fornito il materiale video andato in onda su Telecolor).

lunedì 25 giugno 2012

Chi guadagnerà col sangue delle vittime del Mega Macello?

Il Sindaco di Manerbio Cesare Giovanni Meletti serra le fila chiamando in aiuto altri primi cittadini pro-macello. La ritiene “una replica a chi intende piegare la volontà di un'amministrazione di prendere in considerazione la fattibilità di un progetto imprenditoriale”. Cioè chi si schiera in difesa degli animali e chi si schiera in difesa del proprio territorio e della salute dell'ambiente e dei suoi cittadini.
Con questo gesto, il primo cittadino ammette quindi che la questione Mega-Macello va ben oltre i confini del territorio di Manerbio. Eppure i sindaci pro-macello, chiamati all'adunata da Meletti sono solo una decina:

ALFIANELLO: Maria Teresa Geroldi in Boni, Lista Civica (Centro Sinistra)
BASSANO BRESCIANO: Giovanni Paolo Seniga, Lega Nord-Civica
BAGNOLO MELLA: Cristina Almici, PDL-Lega Nord
BRANDICO: Simona Plodari, Lista Civica (Uniti per Brandico, Centro Destra)
CALVISANO: Angelo Formentini, Lista Civica (Forze Unite e Lega per Calvisano)
GAMBARA: Tiziana Panigara, Centro-Destra
GOTTOLENGO: Massa Giacomo, Viva Gottolengo (Centro Destra)
MONTIRONE: Francesco Lazzaroni, Centro-Destra
PAVONE MELLA: Piergiorgio Priori, Lista Civica Pavon del Mella (Centro Destra)
VEROLANUOVA: Maria Carlotta Bragadina, PDL-Lega Nord

Analizzando questa lista, il primo dato che ne emerge è l'orientamento politico. La quasi totalità dei sindaci a favore del macello sono facenti parte la stessa area politica del sindaco Meletti, che vengono chiamati a fare gruppo in difesa del tanto bramato nuovo giocattolo del primo cittadino di Manerbio, facendo affidamento sull'uniforme visione di un'area politica che sempre si è distinta (nonostante i proclami territorialisti) in difesa di chi dal territorio vuole trarre profitto, fare soldi anche a discapito dell'ambiente, della salute dei cittadini (come denunciato dai movimenti ambientalisti locali) e in questo caso anche a discapito di migliaia di animali non umani che ogni giorno verrebbero deportati e uccisi, le cui membra verrebbero fatte a pezzi e riversate in migliaia di vaschette di plastica.

Ci chiediamo, oltre a questa decina di signori e signore, quante persone, sindaci e non, quanti comuni cittadini siano davvero disposti ad accettare a poca distanza da casa propria un ecomostro da centomila metri quadri che oltre ad infliggere pesanti danni all'ambiente, causerebbe il dolore, l'agonia e la morte di ben 12.000 maiali ogni giorno, sul territorio di un paese che conta 13.000 abitanti. Una Manerbio sterminata ogni giorno.

Il Sindaco e l'azienda Pini fanno leva sulla precarietà del momento che l'Italia sta affrontando, utilizzando la crisi come spauracchio e promettendo posti di lavoro.
Posti di lavoro che ad ogni articolo di giornale pro-macello che viene pubblicato lievitano magicamente: dai 700 posti di lavoro iniziali si è arrivati anche a 1000-1300... Ma qual'è la realtà dei fatti? Il ricatto morale della promessa dei posti di lavoro viene utilizzato dai promotori della “macchina da soldi” Pini per spianare la strada ad un impianto che a quanto pare offrirebbe non solo lavoro precario e di pessima qualità, ma sporco del sangue di milioni di animali ogni anno, che verrebbero sterminati nei capannoni della catena di smontaggio Pini.

Chi ci guadagna veramente in tutto questo? Quale reale giovamento per i cittadini di Manerbio e della Bassa Bresciana? E per una volta, anche chi non ha avuto ancora modo di sviluppare una coscienza critica nei confronti dello sfruttamento animale, si può fermare un attimo davanti ai numeri assurdi, ai 12.000 animali che verrebbero quotidianamente uccisi e fatti a pezzi in maniera brutale, atroce (tanto atroce che in tanti non vogliono vedere nei filmati che pubblichiamo), in nome del profitto per pochi?

Prendendo spunto da queste riflessioni, ci auspichiamo che si possa partire da Manerbio per dire un secco NO a tutto questo, nella speranza che sempre più persone recepiscano il nostro messaggio antispecista, che si rendano conto che la morte è sempre morte, che il sangue è sempre sangue, che il dolore è sempre dolore, la prigionia è sempre prigionia e che lo sfruttamento è sempre sfruttamento. Queste cose affliggono i maiali vittime dei macelli così come farebbero con un cane, un gatto, un uccello o un essere umano. Morte, sangue, dolore, prigionia e sfruttamento sono cose terribili che universalmente ogni essere vivente e senziente conosce come negative e non vuole sperimentare sulla propria pelle.
Al contrario uno stile di vita vegan, che da sempre promuoviamo, consente di vivere senza essere responsabili della morte e dello sfruttamento di nessun essere senziente. Nessuna morte, nessun sangue, nessun dolore, nessuna prigionia e nessuno sfruttamento.
L'alternativa c'è ed è più che possibile. Scegliere vegan.


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Ecco un video che mostra le normali procedure di macellazione dei suini nella maggior parte dei Paesi europei, realizzato dagli attivisti e dalle attiviste di Igualdad Animal.





Lasciamo a voi una riflessione su quanto mostrato dalle immagini.

lunedì 18 giugno 2012

23 Giugno: Presidio scenografico per le vittime dell'industria alimentare + aperitivo vegan benefit a Brescia

SABATO 23 GIUGNO 2012   
PRESIDIO SCENOGRAFICO PER LE VITTIME DELL'INDUSTRIA ALIMENTARE
ORE 16.00 CORSO ZANARDELLI, BRESCIA 

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APERITIVO VEGAN BENEFIT: 
INTERVENTO DEL 'COORDINAMENTO CONTRO IL MEGA  MACELLO', PROIEZIONE DELL'INVESTIGAZIONE NEGLI ALLEVAMENTI DELLA BASSA BRESCIANA, DIBATTITO
ORE 19.00 CIRCOLO ANARCHICO 'E.BONOMETTI' 
VICOLO BORGONDIO 6, BRESCIA 

Sabato pomeriggio organizzeremo un presidio scenografico per denunciare le condizioni dei maiali, così come di tutti gli altri animali, detenuti negli allevamenti. 
Questi individui sono prigionieri all'interno di gabbie, di recinti da cui non possono scappare. La prigionia, la costrizione è causa di dolore, ferite, infezioni. Ma in quanto esseri senzienti essi comprendono anche la loro condizione di schiavitù. Incontrando i loro sguardi non possiamo fare altro che capire quanto sia forte il malessere fisico e psicologico che provano.

Ma perchè ai cani è concesso dall'uomo il privilegio della sensibilità e agli altri animali no? I maiali sono animali splendidi, socievoli, sensibili, nemmeno tanto diversi nella loro indole dai cani che molti accolgono nelle proprie case; purtroppo però sono considerati gli ultimi degli ultimi, verso di loro la maggior parte delle persone non prova empatia, anzi, oltre a subire la giustificazione utilitarista del loro sfruttamento spesso questi animali vengono anche derisi perchè soggetti a metafore idiote e legate ad una sessualità distorta, che per altro è prerogativa del tutto umana.

L'essere umano etichetta le varie specie animali in base al loro utilizzo ovvero come animali da 'carne', da 'pelliccia', da 'laboratorio', per l'intrattenimento', da 'affezione'; migliaia di individui vengono considerati mera merce, oggetti, un qualcosa da cui trarre profitto: questa concezione antropocentrica basata sulla discriminazione della specie d’appartenenza si identifica col termine 'specismo'. Con questa protesta intendiamo abbattere il muro d'ignoranza che avvolge la società in cui viviamo, mostreremo le vittime dell'industria alimentare, le vittime innocenti di questi luoghi di tortura, di questi moderni campi di sterminio. 

Vogliamo invitare le persone a riflettere su quanta morte, dolore e sofferenza causino le abitudini alimentari quotidiane di chi ancora non ha abbracciato l'alternativa vegan, che rende possibile vivere e nutrirsi senza dover uccidere né sfruttare gli altri animali coi quali condividiamo questo pianeta.  Sarà presente anche un banchetto informativo, dove trovare volantini, pieghevoli, magliette, libri, adesivi sulla liberazione animale, sul veganismo e sulle diverse campagna antispeciste in corso.   

Alle ore 19.00 ci sposteremo al circolo 'E. Bonometti' per un aperitivo vegan benefit, con gustose pietanze cruelty-free, alimenti che non derivano ciò dallo sfruttamento e dall'uccisione di nessun animale. Vi aspettiamo!!



Evento su facebook: https://www.facebook.com/events/327711753972845/


Info:
www.controilmegamacello.blogspot.com
www.facebook.com/controilmegamacello
contromegamacello@live.it
infoline: 3312183383