martedì 5 febbraio 2013

IL MEGA MACELLO NON SI FARA' DAVVERO A MANERBIO?



Qualche giorno fa abbiamo riportato un articolo, pubblicato da un quotidiano locale, nel quale Piero Pini, promotore del progetto del Mega Macello, dava notizia della sua rinuncia allo sviluppo del progetto presso la cittadina di Manerbio in provincia di Brescia.

> Leggi l'articolo
www.giornaledibrescia.it/economia/manerbio-niente-macello-pini-investiamo-altrove-1.1532753

Sebbene non possiamo che accogliere questa notizia come positiva, rimangono comunque delle questioni aperte che non possiamo ignorare.

A distanza di tre giorni da tali affermazioni pubbliche il Commissario Prefettizio Gabriella Mucci, che amministra in questo momento Manerbio, contatta Pini per rinnovare la volontà di sostenere il progetto.
Senza voler entrare nel merito di questioni politico/amministrative, come ad esempio le ragioni che portano un rappresentante non eletto dalla cittadinanza ma posto ad amministrare un posto vacante a prendere iniziative di questo tipo, quello che ci preme sottolineare è ciò che segue.

Viviamo la possibilità che non si realizzi questo impianto di morte da 12.000 vittime al giorno presso la cittadina di Manerbio come una fatto certamente positivo.
Ma non altrettanto positivo è il fatto che questo massacro si compia altrove.
Che sia Manerbio, che sia un'altra località italiana, che sia una cittadina dell'est Europa, il risultato resta lo stesso: la mercificazione e lo sterminio sistematico di migliaia di animali ogni giorno.

Riteniamo che la possibilità che la Hamburger Pini porti avanti presso il Comune di Manerbio l'iter per la costruzione del Mega Macello sia remota e che le parole del Commissario poco significhino se la decisione è già stata presa, se non come un ultimo tentativo, in vista delle elezioni comunali della prossima primavera, di mantenere una promessa fatta agli elettori da parte di qualche forza politica interessata al progetto.

Allo stesso tempo però rimaniamo all'erta circa eventuali sviluppi presso la cittadina della bassa bresciana o altre località.
Che avvenga a Manerbio o altrove, la costruzione di un impianto industriale atto all'uccisione e allo smembramento di 12.000 esseri viventi e senzienti non può lasciarci in silenzio.

Da quando è nata questa Campagna, nel febbraio del 2012 ad oggi abbiamo ribadito concetti per noi fondamentali come l'antispecismo e l'importanza di una scelta come quella vegan quale primo passo per eliminare la sofferenza causata sulle altre specie animali e non supportare l'industria che vive e lucra sulla morte e sullo sfruttamento di milioni di animali.
Vogliamo che l'essere umano cambi il modo di porsi nei confronti delle altre specie, che il concetto di mercificazione della vita animale, così come quella umana cessi di esistere.

La Campagna Contro il Mega Macello ha sempre ribadito a gran voce un concetto fondamentale: non ci interessa dove questi 12.000 individui troveranno la morte, ci interessa solo il fatto che essi troveranno la morte, per mano dell'essere umano, che li sfrutta e li stermina, considerandoli come merce a proprio uso e consumo.

Con la stessa determinazione, è ancor più il caso di dirlo:
“Nessun macello, né a Manerbio, né altrove.”

Coordinamento Contro il Mega Macello
www.controilmegamacello.net
www.facebook.com/controilmegamacello