venerdì 24 febbraio 2012

Facciamo sentire alla Provincia il nostro dissenso!

Nelle ultime settimane sono state inviate diverse mail di protesta, destinate non solo alla Provincia ma anche al sindaco di Manerbio. Ricordiamo che il primo cittadino di Manerbio si è schierato pubblicamente dalla parte della famiglia Pini, quindi la nostra pressione dovrà essere rivolta anche al Comune, ai vari assessori e consiglieri favorevoli alla realizzazione di tale impianto.
Attualmente il progetto è al vaglio della Provincia di Brescia, che dovrà pronunciarsi con parere positivo o negativo: gli interessi in gioco sono tanti così come la pressione di alcune forze politiche che spingono per l’approvazione dell’impianto.
Ognuno di noi nel quotidiano può fare la differenza e anche con un piccolo gesto possiamo decidere di osteggiare coloro che traggono profitto sulla vita, sulla pelle e sul sangue degli animali.
Anticipiamo che questa sarà una lotta che partirà dal basso senza strumentalizzazioni da parte di partiti e di associazioni.
Siamo ancora in tempo per bloccare la catena di smontaggio ‘Hamburger Pini’!
Facciamoci sentire!
Coordinamento Contro il Mega Macello


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LETTERA TIPO
Spett.le Provincia di Brescia,
esprimo il mio dissenso in merito alla realizzazione del mega macello che dovrebbe sorgere a Manerbio nei pressi del casello autostradale.
Oltre ad essere un’opera che va ad incidere pesantemente sull’ambiente e sulla qualità della vita dei cittadini della zona, la catena di smontaggio ‘Hamburger Pini’ massacrerebbe oltre 40.000 individui la settimana, esseri senzienti (nella fattispecie suini) purtroppo considerati mera risorsa da sfruttare.
Ogni animale ha una propria identità e non deve essere ridotto a merce e privato della propria vita in nome di un’industria alimentare insanguinata, non indispensabile al sostentamento, oltre che enormemente dispendiosa per quanto riguarda la salute del nostro pianeta: mi riferisco all’utilizzo smisurato della produzione cerealicola destinata al foraggio quando potrebbe sfamare intere popolazioni; così come all’enorme spreco di risorse idriche necessarie per la produzione e la lavorazione della carne.
Concedere l’autorizzazione vorrebbe dire essere di fatto complici del massacro di migliaia di esseri viventi innocenti, nati con la sfortuna di appartenere ad una specie diversa dalla nostra e ritenuta ‘da carne’, nonché complici dell’ennesima devastazione del territorio in cui viviamo.
Cordiali saluti
(Nome)

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